Il volto del cavallo

Expressionistisches Gedicht zum Thema Bewusstsein

von  Roger-Bôtan

Il volto del cavallo. N. Zabolotskij

Gli animali non dormon. Come un muro
Di pietra vegliano sul mondo oscuro.

Con corna lisce fruscia nella fiacca
Paglia la testa rozza della vacca.
Una fronte pietrosa fortemente
La preme e smuove gli zigomi arcaici,
Perciò i suoi occhi inespressivi e apatici
Intorno ruotano penosamente.

Il volto del cavallo è più sapiente
E bello. Sente ogni grido e l’intende,
Sente le foglie e le pietre frusciare,
Attento, sente anche le belve urlare
E l’usignolo nel bosco vetusto
Trillare continuamente di gusto.

Ma a chi mai potrà, tutto conoscendo,
Raccontare le sue visioni ?
La notte è fonda, il buio firmamento
Si empie gia di costellazioni.
Egli sta di guardia come un guerriero,
Il vento gioca nel pelo leggero,
Gli occhi risplendono, due mondi grandi,
I crini regali cadon fluttuanti.

E se l’uomo potesse ora veder la
Faccia favolosa, si strapperebbe
La sua lingua debole e la darebbe
Al cavallo – poiché è degno d’averla!

Udiremmo parole dense
Come il latte fumante o il miele,
Parole grandi come mele,
Penetranti come una fiamma,
Parole che entrano nell’anima
Come il fuoco nella capanna
Ed illuminano là dentro
Il misero ammobiliamento,
Che mai non muoiono, né passano,
E di cui canzoni si cantano.

Ma ecco la stalla è vuota, sorge
Un’alba scarsa all’orizzonte,
Che fascia gli alberi ed i monti,
E apre i campi per i lavori,
E il cavallo dalla sua gabbia
Di stanghe tira un carro e guarda
Con occhi sottomessi il mondo
Pieno di misteri ed immoto.


Anmerkung von Roger-Bôtan:

È la mia versione italiana di una bella poesia di N. Zabolotski.

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Kommentare zu diesem Text


 Melodia (22.01.09)
adesso mi é venuta la voglia di leggere l'originale... grazie! una bella traduzione!

saluti

 Roger-Bôtan meinte dazu am 22.01.09:
L'originale potrai trovarlo nel internet. Ti auguro una buona lettura.

 Melodia antwortete darauf am 22.01.09:
infatti ho cercato... ma purtroppo non l'ho trovato...

saluti

 Roger-Bôtan schrieb daraufhin am 24.01.09:
Come che no? Eccolo qua: http://www.litera.ru/stixiya/authors/zabolockij/zhivotnye-ne-spyat.html
Letitia_M (42)
(22.01.09)
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 Roger-Bôtan äußerte darauf am 22.01.09:
Wie Äpfel, Birnen, Orangen - Geschmackssache.
elvis1951 (59)
(28.01.09)
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 Roger-Bôtan ergänzte dazu am 01.02.09:
Das Dich so sehr interessierende Gedicht kann inhaltlich als das Gegenteil Deines Witzes angesehen, interpretiert und betrachtet werden. Das ist nämlich ein Pferdegedicht, d. h. ein Gedicht, dessen Hauptfigur ein Pferd ist, das im Laufe der Nacht allerlei Wunder sieht, hört und erlebt: Die Sterne am Himmel, die Geräusche und die Stimmen im Wald und vieles andere. Da es aber keiner Sprache mächtig ist, vermag es darüber mit niemandem zu reden, und als der Morgen einbricht, beginnt für es der graue Alltag.
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